Tianshu, è una ricetta tradizionale della farmacologia cinese (dinastia Jin, 1115), utilizzabile per il trattamento e la profilassi delle cefalee emicraniche. Essa è costituita da due rimedi: Tian ma– rhizoma Gastrodiae e Chuanxiong – rhizoma Ligustici.
Un articolo a cura della dott.ssa Edi Prandi commenta un recente studio multicentrico, randomizzato, in doppio cieco sull’uso di questo rimedio fitoterapico nella cefalea emicranica. Questo studio ha valutato l’efficacia di Tianshu versus placebo su oltre 900 pazienti, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, con diagnosi di emicrania con o senza aura. Lo studio, che ha visto una durata totale di 20 settimane, suddivise tra screening, trattamento e follow up, ha dato risultati incoraggianti l’uso di questa ricetta. Si è evidenziata una significativa riduzione della frequenza degli attacchi e della loro intensità, misurata con la scala VAS (Visual Analogic Scale) nel gruppo dei trattati con Tianshu ,rispetto al gruppo placebo. Si è verificata anche una notevole riduzione dei sintomi di accompagnamento.
Il rimedio Thianshu– Commento del dott. Giorgio Di Concetto
Tianshu, è resa attualmente disponibile dalla ditta Lao Dan e denominata LIGUSTICUM e GASTRODIA, in estratto secco contenuto in capsule con i seguenti dosaggi:
- Tian ma– rhizoma Gastrodiae 200 mg
- Chuanxiong – rhizoma Ligustici 200 mg
Il dosaggio consigliato consiste in due capsule al giorno, ma tenendo conto che i dosaggi medi dei due rimedi si aggirano intorno al grammo al giorno, la dose giornaliera, secondo la mia esperienza e nelle forme gravi, può essere anche triplicata.
La Gastrodia estingue il vento endogeno e seda lo yang di fegato; è perciò indicata nel trattamento della cefalea emicranica e nelle sindromi vertiginose da liberazione di yang e da agitazione di vento. Il Ligusticum, viceversa, tratta le forme tensive e trafittive da stasi di qi-xue. Sembrano, quindi, due situazioni diverse o, addirittura, in contrasto fra loro. Tuttavia nella pratica clinica questi due quadri clinici concomitano, anche perché, in caso di cronicizzazione, la liberazione di yang si complica in stasi di sangue.